1. |
Orch
02:38
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2. |
Primavera il tuo nome
05:56
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Antiche presenze raccontan di ieri,
del tempo passato tra incanto e stupore
Tra queste montagne, risposte ai pensieri
il color degli occhi rispecchia i sentieri
Dove il corvo e la volpe si infilan nell'ombra
ho visto Natura, la cura e la forza
Stagione che arrivi a cambiare gli umori
tu scorri nel fiume, qui muti gli odori
tu fiume che scorri qui muti gli odori
D'estate il tuo corpo s'infiamma di notte
d'inverno si veste del buio e del gelo
Le foglie in autunno preparan gli altari
accogli qui ed ora la forza che doni
Tu donna del vento racconta di ieri
del tempo passato tra incanto e stupore
tra queste montagne, risposte ai pensieri
ridona il colore agli occhi miei spenti
il gufo ed il lupo si nutron nell'ombra
ho amato Natura, amica e risorsa
Stagione che arrivi a cambiare gli umori
tu fiume che scorri, qui muti gli odori
D'estate il tuo corpo s'infiamma di notte
d'inverno si veste del buio e del gelo
Le foglie in autunno preparan gli altari
sei tu Primavera compagna del vento
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3. |
La stirpe del bosco
04:06
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Nei passi che credon a storie profonde
la voce si calma, si riempie di istinto
di cervi, di esser, ti voglio narrare
i tuoi passi, i tuoi sogni qui voglio tenere
c'è un fiume che scorre e canta al tuo fianco,
due corvi possenti che sfidano il vento...
Insetti che danzan e gli aghi di pino,
un albero antico di un mondo lontano,
natura modellami l'essere umano,
saltiamo nel fango a plasmar sensazioni
O figlio, mio Sole, d'argilla coperta,
tua madre Natura il dono più grande,
mio nido di rami, di pietre formato
mie urla, mie braccia...
Pietre e rami, il fango che vive,
pioggia e notte la voce soave,
muschio ed ossa in terra ho lasciato
nel sentier che dolce nel buio mi ha accolto
O figlio, mio Sole, d'argilla coperta,
tua madre Natura il dono più grande,
mio nido di rami, di pietre formato
mie urla, mie braccia...
che un cerchio han custodito...
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4. |
Libera fiamma
04:59
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Davanti a noi il sentiero di foglie,
tu svesti il tuo corpo da vesti dettate,
dipingiti il viso di liquidi e terra,
le labbra cosparse dal seme dell'IO.
Rompi e devasta l'interno che irrompe.
Lenta abbandona, marcisce l'esterno
staccane i pezzi e divora l'Essenza
sublime il ritorno al fuoco che esplode.
Libera fiamma
Mia fiamma reale, mia dolce figura,
sapiente alleata, risveglia i serpenti
Betulla e i tuoi occhi che osservan le vite.
Nebbia al mattino mi mostri gli scheletri,
ossa di rami, qui sottopelle,
richiamo notturno la lingua di fiamma.
Lecchiamoci ora, gesto supremo,
eucarestia di liquidi e lune...
...è un'eucarestia di liquidi e lune.
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5. |
La notte cavalca
03:39
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6. |
Figli del crepuscolo
05:19
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Immersi nel vino, tra il ferro e l'Autunno,
vestiti di legno, scolpiti nei tronchi,
bagnato è il mio viso...
Figli di notte che schiudono le ali,
tra gli alberi e i boschi, i frutti ed il seme...
tra liquidi e carni che mutano uniti
ho visto danzare l'umanità nuova,
ho visto danzare l'umanità nuova.
Avvolgi madre il mortale corpo,
affonda le mani in viva materia,
memoria di noi, rumori e saliva.
Natura che vive il momento che ora,
profuma e risuona, ora in petto ed in gola
cantata creazione, a spostar le montagne
sbocciata è l'idea, si appoggia al terreno,
fertile il frutto che esplode nel cielo.
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7. |
Sangue ancestrale
04:32
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Crea l'istinto che danza del vento,
consacra la notte alle forze più arcane
a dorso di gufi scivola il buio,
protesa nel vuoto su verdi radure,
tra rovine di case per gatti e rapaci
i segni qui incisi dai vostri bicchieri,
i solchi dei tacchi di danze sfrenate,
incantano gli occhi dell'uomo mortale
che ha incredulo il cuore di parole alate.
Ho il cuore che pompa il mio sangue ancestrale,
addosso un mantello ed un ramo di Quercia
Finestra di legno tra corpi di Quercia.
Lascio ora entrare profumi di fuochi,
e lucciole in volo
Silenzi stellati e striduli canti
di civette inneggianti gli antichi racconti,
racconti e candele a dar vita alle storie...
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8. |
La montagna dentro
04:21
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Striscia il torrente,
schiumosa la danza,
solleva e si alza portando i saperi,
di rughe e di erbe, un libro montano.
Gialle le foglie vicino al castagno,
suprema magia di esser natura,
che soffia i capelli e accompagna nel volo
coperte di neve le cime del cuore,
montagna mia vive la tua lunga storia,
La Luna ti bagna di Luce le spalle
Dimmi chi sei qui tu tra i monti,
la casa è la roccia ed il legno che vivo.
Raccontami ora del sangue che bolle
e degli occhi tuoi scuri che han visto dimore
di esseri e vite dall'uomo al riparo.
Suprema magia di esser natura
che soffia i capelli e accompagna nel volo
coperte di neve le cime del cuore,
montagna mia vive la tua lunga storia.
La Luna ti bagna di Luce le spalle
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